Il Comites di Londra è composto da 18 consiglieri/e, che restano in carica cinque anni e non recepiscono remunerazione, in quanto volontari/e. Tali membri sono eletti sulla base di liste di candidati sottoscritte dai cittadini italiani residenti in ogni circoscrizione consolare. I connazionali possono organizzarsi per formare liste di candidati composte da persone che godono della loro fiducia, tra le quali verranno poi eletti i membri dei Comites.
In occasione delle elezioni del Comites, possono votare tutti/e i/le cittadini/e italiani/e maggiorenni residenti all’estero, iscritti nelle liste elettorali e residenti da almeno 6 mesi nella circoscrizione consolare. Si vota per corrispondenza, purché gli/le interessati/e hanno fatto pervenire – entro la scadenza prevista per legge – all’ufficio consolare di riferimento apposita domanda.
La storia dei Comites inizia alla fine degli anni Sessanta con l’istituzione dei primi Comitati di Assistenza Consolare (Co.As.It.), previsti dall’articolo 53 del D.P.R. del 5 gennaio 1967 n. 18 (“Ordinamento dell’Amministrazione degli affari esteri”). Si trattava di organismi non elettivi e dunque non rappresentativi delle collettività italiane all’estero. Le comunità italiane nutrivano aspettative molto più ampie, il loro obiettivo era la creazione di organismi autonomi e rappresentativi che potessero interloquire con i Consolati, collaborando con questi ultimi nelle iniziative a favore delle collettività.
La storia dei COMITES
Prima Conferenza Nazionale dell’Emigrazione
Gli italiani residenti all’estero ebbero la prima opportunità per far sentire la propria voce in occasione della 1a Conferenza Nazionale sull’Emigrazione nel 1975.
Il Convegno di quell’anno fu vissuto dagli italiani all’estero come una occasione da non perdere: per la prima volta essi potevano formulare le loro richieste ed illustrare i loro progetti in un foro istituzionale. Nonostante le aspettative e l’intenso lavoro di preparazione, i risultati della Conferenza non rispettarono le attese delle nostre comunità all’estero.
I Co.Em.It.
Il primo risultato apprezzabile venne solo dopo dieci anni quando, con la legge n. 205 dell’8 maggio 1985 (“Istituzione dei comitati dell’emigrazione italiana”), nacquero i Comitati dell’Emigrazione Italiana (Co.Em.It). Si passò dunque da una forma di nomina consolare a una rappresentazione scelta da un voto democratico.
Le prime elezioni dei Co.Em.It si tennero il 23 novembre 1986, a eccezione di Australia, Canada e Germania: i governi di questi stati posero il veto all’organizzazione di elezioni previste da leggi straniere nei propri territori. Negli altri stati, i membri del Co.Em.It. vennero eletti col metodo proporzionale sulla base di liste di candidati/e concorrenti. I/le consiglieri/e rimanevano in carica per tre anni ed erano rieleggibili per il mandato successivo. In pratica, tuttavia, le competenze e l’autonomia dei Co.Em.It risultarono incerte, favorendo in alcuni casi anche situazioni di conflittualità con le autorità consolari. Per queste ragioni, le nostre comunità chiesero una riforma che desse ai Co.Em.It. una maggiore autonomia.
La 2a Conferenza Nazionale dell’Emigrazione
Una buona occasione per sollecitare cambiamenti, si presentò nel 1988, quando venne convocata la 2a Conferenza Nazionale dell’Emigrazione. In questa occasione, vennero adottate delle riforme importanti: la nuova normativa (legge n. 172 del 5 luglio 1990, “Norme di modifica ed integrative della legge 8 maggio 1985, n. 205, sui comitati dell’emigrazione italiana”) chiarì le funzioni ed il ruolo dei Comitati, e ne cambiò anche il nome in Com.It.Es. (Comitato degli Italiani all’Estero), sottolineando così la discontinuità col passato. La riforma inoltre allungò a cinque anni la durata in carica dei Comites e ne delineò la struttura amministrativa. L’organizzazione dei Comitati fu innovativa anche dal punto di vista finanziario, prevedendo una maggiore autonomia nel reperimento dei fondi necessari alla attività dell’ente. Le prime elezioni dei Comites si tennero il 26 maggio del 1991. Anche questa volta, in Australia, i Comites vennero nominati dai Consoli per via del veto alle elezioni da parte del governo australiano.
Il C.G.I.E.
Un secondo risultato della Conferenza del 1988 fu l’istituzione del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (C.G.I.E.), l’organo di consulenza del governo e del parlamento sui grandi temi di interesse per gli italiani all’estero, istituito con la legge n. 368 del 6 novembre 1989 368 (modificata dalla Legge 18 giugno 1998, n. 198) e disciplinato dal regolamento attuativo di cui al D.P.R. 14 settembre 1998, n. 329.
Il C.G.I.E. deriva la sua legittimità rappresentativa dall’elezione diretta da parte dei componenti dei Comites nel mondo e da un certo numero di rappresentanti di associazioni operanti nel Paese estero di appartenenza.
Il C.G.I.E. si compone ora di 63 Consiglieri, di cui 43 eletti direttamente dall’estero e 20 di nomina governativa. I suoi organi istituzionali sono l’Assemblea Plenaria, il Comitato di Presidenza (composto oltre che dal Ministro degli Affari Esteri, dal Segretario Generale, da quattro vicesegretari Generali e da quattro rappresentanti delle diverse aree), sette Commissioni Tematiche, tre Commissioni Continentali, la Commissione di nomina governativa e i Gruppi di Lavoro.
L’ultima riforma dei COMITES
L’ultima riforma importante, che dimostra anche una rinnovata attenzione da parte dell’Italia verso l’emigrazione italiana, è quella del 2003. La normativa che regola i Comites viene profondamente rinnovata dalla legge 23 ottobre 2003, n. 286 e dal D.P.R. 29 dicembre 2003, n. 395 (Regolamento di attuazione). Infatti, tra le numerose novità, si registra in primo luogo l’introduzione del voto per corrispondenza. Un altro elemento di particolare novità è costituito dall’art. 1, comma 2 che definisce per la prima volta i Comites come “organi di rappresentanza degli italiani all’estero nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari”. In questo modo, la legge istitutiva valorizza il loro ruolo, tanto nei confronti delle collettività di cui sono espressione e tanto delle Autorità Consolari. La nuova legge ribadisce, infatti gli stretti rapporti di collaborazione e cooperazione che debbono instaurarsi fra autorità consolare e Comites, anche attraverso il “regolare flusso di informazioni”.
I Consiglieri
Ecco i nostri consiglieri
| Pietro Molle
Pietro è emigrato in Gran Bretagna nel 1968 con un contratto di lavoro presso un ospedale nella città di Leicester. In collaborazione con la direzione didattica di Manchester e poi di Nottingham, ha avviato ed insegnato nelle scuole di lingua e cultura italiana per i figli degli italiani residenti nelle città di Leicester, Loughborough e Melton Mowbray. Nel 1973 è stato assunto dal Patronato ACLI come responsabile dell’Ufficio di Londra e nel 1981 è stato nominato Coordinatore Nazionale per la Gran Bretagna. Come operatore sociale ha avuto l’opportunità di stare in contatto giornaliero con la collettività italiana e ancora adesso segue con entusiasmo alcuni circoli della terza età. Attento osservatore delle politiche sociali che coinvolgono l’emigrazione italiana in Gran Bretagna, nel 1973 ha fondato la rivista “Nuova Presenza” e ha pubblicato diversi studi sulla previdenza sociale per la rivista “Affari Sociali Internazionali”, edito da Franco Angeli. È un appassionato cultore della città di Londra e ha recentemente pubblicato un libro sulla storia della chiesa italiana di San Pietro a Londra. |
| Marco Beranzoni
Sono un consigliere del Comites (Comitato degli Italiani all'Estero) di Londra, eletto con lista civica Moving Forward. Sono cresciuto in provincia di Terni per poi trasferirmi a Londra nel 1999, città nella quale ha trascorso più di vent’anni. Qui ho avviato la mia carriera professionale nel settore bancario, specializzandomi in procedure per contrastare lo scambio di fondi destinati ad attività illecite. Attualmente lavoro come Senior Financial Crime Consultant per una delle maggiori aziende di settore. Sono appassionato di motociclismo e quando ho la possibilità faccio volentieri qualche giro in pista. Inoltre, amo la buona cucina e viaggiare in compagnia della mia famiglia. |
| Castellani Tecla |
| Nicola del Basso
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| Ezio Luigi Fabiani
Classe 1980, si trasferisce a Londra nel 2000 per studiare Relazioni Internazionali dopo il liceo dai Salesiani di Via Copernico a Milano. A Londra consegue Laurea (BA Hons) in Relazioni Internazionali, Master in Diplomatic Studies e svolge attività di ricerca accademica presso il Centre for the Studies of Conflict and Religion della London Metropolitan University, in materia di contro-terrorismo. È stato Assistente Civile dell'Addetto per l'Esercito presso l'Ambasciata Italiana a Londra dal 2003 al 2011, per poi avviare diverse attività imprenditoriali nel ramo della strutturazione aziendale, e creando, fra le varie iniziative, un servizio di analisi fonti stampa denominato "Parsifal Seven" collaborando con diverse istituzioni internazionali, multinazionali, e lo Stato Maggiore Difesa Italiano. Dal 2018, cambiando decisamente rotta, ha avviato una società di brokeraggio di opere d'arte, specializzandosi in opere del secondo dopoguerra, in particolare Lucio Fontana, Pierre Soulages, Keith Haring, Jean Michel Basquiat e Mark Rothko. Ha inoltre avviato una personale collezione d'arte contemporanea, oggi in via di ulteriore sviluppo. È stato fondatore di diverse associazioni culturali e politiche, fra queste la Young Diplomats of London e "Italian Nights"; è membro del coordinamento di Forza Itali |
| Alessandro Gaglione
Solicitor (Avvocato) a Londra. In particolare, assisto clienti italiani, società e persone fisiche, che operano nel Regno Unito, specialmente nei settori commerciale/societario ed immobiliare. Mi sono sempre occupato di emigrazione italiana all’estero. In particolare, nel 2000 sono stato socio fondatore dell’Associazione “Mondoitaliano” il cui scopo è quello di assistere, a scopo volontaristico ed anche da un punto di vista legale, gli italiani all’estero. Attualmente sono il responsabile dell’Associazione “Mondoitaliano” per il Regno Unito e coordino, tra gli altri, il progetto di assistenza legale gratuita – per le persone in difficoltà economiche – presso la Chiesa Italiana di San Pietro in Londra. Dal 2015 sono Componente e Segretario del COMITES di Londra. |
| Liborio Genuardi |
| Golam Maula Tipu
Tipu è bengalese di nascita, italiano d’adozione, avendo vissuto in Italia per 18 anni tra Roma, Padova e Vicenza. In Italia ha lavorato in un’azienda chimica a Vicenza, dove è stato rappresentante sindacale per 12 anni, e ha anche lavorato per più di 10 anni come mediatore culturale nel Comune di Schio. Dal 2010 vive a Londra, dove lavora come rappresentante di un’azienda italiana che vende marmi prodotti in Italia. È Membro della comunità Italo-bengalese di Ilford. |
| Salvatore Mancuso
Cavaliere OMRI e commendatore OSI - Nato a Caltagirone (Catania). Titolo di studio: Perito Industriale. Professione: fotogiornalista e direttore responsabile della testata SM La Notizia Londra, pubblicata in Gran Bretagna e diretta alle comunità italiane sparse per il mondo (in primis quella nel Regno Unito). Sono arrivato a metà degli snni settanta a Londra, dove ho coltivato il mio amore per la fotografia e sono riuscito a farne una professione. Felicemente sposato con Katharine, padre di Sophie, David e Chiara e nonno di Ofilia e Neomi. Nel mio tempo libero viaggio molto alla ricerca di realtà sociali diverse e da me poco conosciute. |
| Fiorentino Manocchio
Fiorentino è nato a Bedford da genitori molisani, emigrati in Inghilterra nel 1951. Lavora come Social Care Worker e da sempre rappresenta e si batte per i diritti della comunità italiana in Gran Bretagna. Nel 1987 è stato eletto nel CO.EM.IT di Bedford e poi sempre eletto nei COMITES di Bedord fino ad essere attualmente Consigliere del Comites di Londra. Dal 1987 al 2011 ha lavorato come operatore del patronato INCA-CGIL di Londra. Dal 1988 al 1998 è stato consigliere attivo della FILEF (Federazione Italiana dei Lavoratori emigranti e famiglie) di Londra e Bedford. Dal 1988 al 1993 è stato Consigliere del BREC (Bedford Race Equality Council). Tra le molteplici attività di cui è stato attivo promotore, ha partecipato ad un progetto che ha portato all’apertura di un centro socioculturale multietnico: “Queens Park Community Center”. È socio fondatore e segretario dell’associazione Molisana Bedfordshire e della rinascita del “Club Prima Generazione” di Bedford. Dal 2011 è Consigliere Comunale di Kempston Town, paese limitrofo a Bedford, dove vive dal 1993. |
| Alessandra Marabese
Vivo al confine tra Hertfordshrie/Bedfordshire dove sono nata da genitori italiani, arrivati in Inghilterra nel 1961. Ho studiato lingue alla Southampton University e dopo aver lavorato per 25 anni nel settore edile ho scelto di avviare la mia attività. Ora ho una "carriera da portafoglio" e tra le altre cose, sono volontaria nelle scuole e parrocchie. Nel tempo libero amo cucinare (come fanno tutte le donne italiane!) E passare il tempo in giardino o passeggiare.
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| Michele Andrea PisauroClasse ’84, ricercatore in neuroscienze e psicologia presso l'università di Birmingham. Nato e cresciuto a Roma, mi sono laureato in fisica alla Sapienza prima di trasferirmi a 25 anni a Londra per proseguire gli studi, fino al conseguimento di un dottorato in neuroscienze a UCL. Nei miei 11 anni nel Regno Unito ho vissuto a Londra, Glasgow e Oxford. Fin dall'inizio, attivo nelle reti della comunità italiana, e fondatore del “Manifesto di Londra”, associazione che promuove l'integrazione e l'attivismo civico dei cittadini italiani in Gran Bretagna. Appassionato di calcio, politica e storia, prima della Brexit, di cui ogni tanto racconto le vicende in Italia, mi concedevo anche il lusso di essere ottimista. |
| Plava Vittorio |
| Clara Policella
Clara è nata nel Regno Unito da genitori italiani. Quando era piccola, la sua famiglia si è trasferita in Italia (Molise - sì, esiste!), dove hanno vissuto per quasi 5 anni prima di tornare in Inghilterra. Avendo vissuto un’esperienza di infanzia meravigliosa nel paese, Clara ha sempre mantenuto un forte legame con l'Italia, ritenendosi sia italiana che inglese. Infatti, ha una vera passione per entrambe le culture. Si è laureata in scienze politiche e relazioni internazionali presso “University of Kent” a Canterbury e continua ad avere un vivo interesse per la politica mondiale. Avendo vissuto nel Regno Unito, in Italia ed in Francia, apprezza sempre l'opportunità di utilizzare le sue abilità linguistiche. Nel corso degli anni, Clara si è affermata come una specialista di marketing, comunicazione ed eventi nel Regno Unito ed uno dei suoi obbiettivi è di estendere le sue competenze nel mercato italiano. È stata consigliera eletta del COMITES dal 2010 e ha utilizzato la sua profonda conoscenza di entrambe culture per facilitare scambi interculturali. Il giorno perfetto per Clara: “Essendo una vera appassionata sia della buona cucina che della buona compagnia, dovrei dire un bel pranzo in riva al mare (preferibilmente d'estate!) con la mia famiglia ed amici!” |
| Gerardo Santaniello
Sono proprietario di un ristorante italiano a Bedford. Nel 1957 sono emigrato dall’Italia all’Inghilterra con i miei genitori. Sono rimasto molto grato e contento della loro scelta. Nonostante la Brexit, questo paese rimane per me uno dei migliori posti al mondo, per vivere e crearsi un futuro. Il COMITES deve sempre riconoscere i vantaggi che la Gran Bretagna offre, mentre allo stesso tempo mantiene viva l’identità culturale e sociale dei connazionali italiani. Mi sono laureato nel 1973 in Economia e Matematica (Bsc Econ) ed ho svolto una lunga carriera come capo economista e ragioniere presso il Bedfordshire County Council. Come presidente della società “Voce Scolastica Italiana” ho contribuito all’insegnamento della lingua italiana per i bambini nel Bedfordshire. Sono appassionato di Rugby, sport che ho praticato in passato. Soffro nel vedere la nostra nazionale continuamente sconfitta in campo! |
| Dimitri Scarlato
Si è trasferito a Londra nel 2004 per proseguire i suoi studi musicali in composizione alla Guildhall School of Music & Drama. Successivamente, ha ottenuto il Dottorato al Royal College of Music, dove insegna storia della musica contemporanea ed è Area Leader del dipartimento di Composition for Screen. Parallelamente all'attività di docente, Dimitri è attivo come compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra per il cinema, l'opera e la musica contemporanea: ha lavorato con registi come Paolo Sorrentino, ha suonato con band come i Queens of the Stone Age e si è esibito in sale da concerto come il Barbican. Un attivista per i diritti dei cittadini europei durante Brexit, Dimitri è stato l'EU Advocacy Lead per the3million, organizzazione che ha rappresentato i cittadini Ue nel Regno Unito in vari incontri in Parlamento e Commissione europea a Bruxelles. |
| Giandomenico ZiliottoGiandomenico è missionario scalabriniano di origine veneta, trasferitosi in Inghilterra dal 1991. Vive a Woking nel Surrey insieme al confratello P. Elio Alberti, occupandosi delle comunità italiane nelle contee del Sussex e del Surrey, in particolare a Woking, Walton on Thames, Epsom, Sutton, Horsham, Brighton, Worthing, Littlehampton, Guildford, Godalming. Precedentemente ha svolto il suo lavoro pastorale al Centro Scalabrini di Londra, dove ha anche diretto per 14 anni "La Voce degli Italiani", testata storica della comunità italiana in Gran Bretagna. Da oltre 15 anni collabora con il Consolato Italiano per il disbrigo di pratiche dei connazionali anziani. È al terzo mandato come membro del COMITES eletto con la lista Mani Unite.
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